27.7.22

L'ultimo sogno (Luigi Golinelli)

 
© SANDANCE SUGI





L'ULTIMO SOGNO 


Di pensieri affidati al vento,
parole scritte su verdi prati.

Immagini scolpite
su rocce
bagnate dall'ultimo sole.
Una foglia danza
sulla strada d'autunno.

Torrenti e uragani
la piccola terra.
Massacri urlanti d'amore. 


- Luigi Golinelli -




26.7.22

Uomo (Luigi Golinelli)

© SANDANCE SUGI




UOMO


Ti ho visto lontano,
nel gelo del nord.
Ti ho visto lontano,
su vette deserte.

Ti ho visto solo,
su buie astronavi.
Ti ho visto solo,
nelle viscere della terra.

L'ambizione
il coraggio
l'amore
la verità.
Lontano d'ambiguità
senza ipocrisie. 


- Luigi Golinelli -



Il dolore del mondo (Franco Benati)

 © FRANK FOSTER




IL DOLORE DEL MONDO


Negli occhi di un vecchio
che nulla ha rimasto
e che tutto ha vissuto,
io leggo
inquietante
il dolore del mondo.


- Franco Benati -




24.7.22

L'onda (Edo W.A.)

© LAURA E. PARTAIN




L'ONDA 


S'innalza l'onda sul mare
e veloce guadagna la riva.
Qui giunta, rallenta e si punta
s’erge imperiosa, s’inarca
e su se stessa ripiegandosi,
con tonfo spumeggiante, cade. 

Acqua salata che rapida sale
s’allarga ed invade la battigia
ove i corpi di due amanti soli
uno all’altro, dolci, si stringono
all’opaca luce della piena luna
solo offuscata da velate nubi. 

Corpi avvolti dal fresco liquido
che s’insinua, in festa di bolle,
come inattesa e dolce carezza
a ristoro degli assetati amanti,
fra gli esigui spazi delle membra
nel tenero atto d'amore avvinte.


- Edo W.A. -





Bambini (Tiziana Malagoli)


© VOIGTF64




BAMBINI



Stanno lì, in braccio all'asfalto
col vestito trasparente di paura
ma non temono il freddo
temono l'uomo;
questa razza obliqua
dal dominio infame
che ha trovato
la fortuna
dentro l'innocenza.
Mani tese dal terrore
occhi rassegnati alla violenza
di chi conosce
carezze di pietra.
Quando vedo
quella fame d'amore
il crimine della mia debolezza
mi scuote l'anima
e dentro piove;
per abbandono d'amore.


- Tiziana Malagoli -




23.7.22

Se io fossi il vento (Matteo Parenti)

 

© TOUGS





SE IO FOSSI IL VENTO



Se io fossi il vento correrei libero
tra verdi valli e praterie,
innalzerei stormi di uccelli
e grandi aquiloni colorati.
Spargerei lontano i leggeri semi vitali:
di aceri, pioppi, betulle.

Se io fossi il vento accarezzerei dolcemente
la pelle vellutata di una giovane fanciulla.
Scioglierei i suoi lunghi capelli liberi
e gonfierei armoniosamente il suo vestito.

Se io fossi il vento spingerei i grandi velieri
nel cuore dell'oceano,
solleverei onde possenti verso il cielo azzurro;
formerei innumerevoli disegni
sulla sabbia, delle spiagge.

Se io fossi il vento porterei fra le mie braccia
le bianche nuvole della volta celeste,
asciugherei alberi e campi dopo i temporali estivi.
E parlerei la lingua sconosciuta della natura
tra la fitta ombra di alberi e cespugli.

Se io fossi il vento, allora sarei certamente:
un grande spirito libero
uno spirito invisibile,
che viaggia nel cuore della libertà.


- Matteo Parenti -


22.7.22

Suicidio dell'anima (Beatrice Negri)


© MIKAEL COMPO








SUICIDIO DELL'ANIMA


Ti lacero
ti distruggo
ti ferisco.
Non ti permetto di amare,
non ti lascio piangere.
Ti soffoco
ti annullo
ti spezzo.
Non illuminare il mio corpo,
non alleggerire la mia mente,
non tentare di salvarmi.
Io non voglio vivere;
abbandonami
così non soffrirò più.


- Beatrice Negri -






20.7.22

Per un solo istante (Giuseppina Masci)


© MIKAEL COMPO







PER UN SOLO ISTANTE


Un attimo soltanto all'interno di chi è muto 
starei lì. 
Nell'anima della quercia. 
Starei in fondo al mucchio 
delle foglie gialle 
dell'amato fico 
per consolare i battiti ormai fiacchi 
di ogni foglia stremata 
sulla terra. 
Starei con rondini in viaggio 
e nelle menti degli uomini ignoranti 
che poi non sono affatto quelli sciocchi. 
Starei nel muto silenzio 
nella casa dell'aria 
per consumare attimi di sogno 
per poi destarmi ogni volta 
e con respiri 
cancellare tremori, paure 
e accordi di pianto 
nell'anima.


- Giuseppina Masci - 







17.7.22

Sonnambulo (Mikael Compo)










SONNAMBULO


Come un sonnambulo camminerò
appoggiandomi ai ricordi.
“Come stai?”
non mi rispondi
e te ne vai.
Sono un sonnambulo
che non si sveglia mai.







6.7.22

Il bove (Giosuè Carducci)

 

© MARC HERREN








IL BOVE (Giosuè Carducci)


T’amo, o pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m’infondi,
O che solenne come un monumento
Tu guardi i campi liberi e fecondi,

O che al giogo inchinandoti contento
L’agil opra de l’uom grave secondi:
Ei t’esorta e ti punge, e tu co ’l lento
Giro de’ pazienti occhi rispondi.

Da la larga narice umida e nera
Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto
Il mugghio nel sereno aër si perde;

E del grave occhio glauco entro l’austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.


- 23 Novembre 1872 -






P.S.

Questa poesia è tratta da RIME NUOVE
edizione Liber Liber.
Puoi scaricare l'intero libro
dal seguente link:




5.7.22

La prima lei (Mikael Compo)

 







LA PRIMA LEI


Vedi fuori la porta
e immagini il mondo in modo diverso.
Guardi dalla finestra
e scopri che il mondo è molto più grande.
Hai cercato sempre di scappare via
da questa casa,
che ti fa sentire (come dici tu)
sola e fredda.
Oggi la porta è aperta
puoi scappare via;
ma credimi
quello che vedi è una bugia.