24.6.23

Il social che non ti aspetti: "Quora"

 








Hai presente quel social che è una fotocopia (per molti aspetti) del defunto Yahoo Answers? Quora è tecnicamente un forum con domande poste dagli utenti o da un A.I. e risposte date da altri utenti (ma va?).
    Perché è un social adatto ai creativi? Perché genera un traffico web impressionante! Da qualche mese - anche in Italia - le domande e le conseguenti risposte vengono listate sul motore di ricerca Google. Possiamo definirlo un social network, perché in effetti vi permetterà di venire in contatto con altri esseri umanoidi che hanno i vostri stessi interessi e passioni.
    Io sono su Quora da Marzo 2019, ogni mese i miei contenuti producono più di 4.000 visualizzazioni. Ma quanto tempo ci ho dedicato per raggiungere questo risultato? In media 5 minuti ogni due giorni!
    Che ne pensi, ti può interessare? Se la risposta è affermativa trovi Quora nella versione desktop (a questo link) e trovi anche l'App ufficiale per i dispositivi mobili.









21.6.23

Il social che non ti aspetti: "Introduzione"

 






"Anno 2023, crisi dei social network", mi pare azzeccato come titolo per rappresentare il periodo storico. Con la serie di post che seguiranno... ho voglia di raccontarvi alcuni social differenti - ma - molto efficaci in alcuni aspetti specifici. Certo, alcuni di noi da un social cercano leggerezza e svago... c'è a chi piace mettere cuoricini ai gattini steampunk (?!) o ad altri animali feroci.
    Quindi definiamo il target di riferimento: la serie Il social che non ti aspetti è indirizzata ai creativi; chi ad esempio ha bisogno di stimoli per portare avanti progetti online. Ovvio, è una piccola parte dell'utenza dei social network... ma va bene così! Su zeropoesie.com funzionerà alla grande.









18.6.23

Isaac - Capitolo 5 (Romanzo Completo)

 


- CAPITOLO 5 -




    Nando, suo figlio, così differente da lui. Sembrava uno scherzo del destino, il suo unico figlio… così estraneo, diverso, indifferente.     Isaac e Nando si rincorrevano in una spirale, per poi ricominciare ad allontanarsi, ogni volta esausti; eppure si volevano bene. Esisteva dell’affetto - dato dal legame parentale - ma quel sangue per loro risultava insufficiente. Desideravano ardentemente andare al di là del consueto rapporto genitore e figlio. Almeno a fasi alterne si convincevano - ognuno per proprio conto - che le cose potevano evolversi e sbocciare finalmente in un nuovo legame: pacifico e propositivo. E magari diventare persino dei buoni amici.     Isaac non poteva certo dimenticare le parole di Nando, che pochi giorni addietro gli aveva rivolto, parole affilate come lame - ponderate da tempo, ne era sicuro - ecco perché il risultato fu così disastroso. Il 10 Maggio 20** Nando andò a vivere per suo conto nel Distretto Lugano, in Svizzera, lasciando i genitori senza una spiegazione definita o plausibile. Il giorno dopo, l’11 Maggio, Isaac lasciò la moglie. Ho bisogno di tempo, una pausa di riflessione, le disse. Ecco, il disastro era pronto! Nando diciottenne era in crisi esistenziale, Isaac dopo più di vent’anni passati in famiglia e con Victoria, era anche lui in crisi.






17.6.23

Generazione call center

 





Mate Service è il nome dell'azienda che cerco. Il navigatore mi ha guidato con disinvoltura presso l'indirizzo, ma l'azienda dov'è? Mi trovo di fronte ad un enorme palazzo: molto largo, almeno 300 metri, e alto tre quattro piani. Il numero civico è il medesimo per le varie attività commerciali che lo compongono. Al primo piano si trovano alcuni negozi: abbigliamento femminile, negozio di/per animali... ed un bar. Sarà la mia salvezza?

Appena entro comprendo di essere nel posto giusto, non troppo lontano dal bancone riconosco una particolare specie umana che identifico al volo gli sfigatelli... ne faccio parte anch'io, ecco perché! Mi avvicino ai tre ragazzotti e chiedo <<Anche voi per il colloquio con la Mate Service?>>. Uno dei tre: quello con il piercing al naso risponde <<Sì, l'ufficio è al terzo piano... ma non c'è fretta, i colloqui vanno per le lunghe>>. Poi il ragazzo accanto interviene <<Ciao sono Cecilia, ci sono almeno in venti, in fila, di sopra>>. Mazza che cessa Cecilia.

Siamo in dieci seduti attorno ad un tavolo rettangolare, bianco. Aria condizionata a palla, bottigliette d'acqua naturale e bicchieri da caffè in plastica. Finalmente arriva trafelata una donna minuta con sottobraccio una cartellina, è vestita con un elegante tailleur grigio <<Buongiorno ragazzi e ragazze, scusate per l'attesa! Incominciamo subito?>>. Tutti in coro vorremmo dire <<E daje!>>. Lei continua <<Magari vi domandate di cosa si occupa la nostra azienda. Noi della Mate Service operiamo in un campo in estrema crescita... dove il valore del singolo viene sempre premiato. Un azienda 5.0!>> purtroppo prosegue per almeno dieci minuti a spiegarci il nulla assoluto e sinceramente non ho ancora capito che lavoro offrono. La donnina tailleur accende un proiettore e ci domanda <<Nel nostro vivere contemporaneo, di cosa non potremo fare assolutamente a meno?>>.
<<Il sesso>> dice qualcuno,
<<La musica>>, <<L'aria!>>,
<<Le biire>> dice Cecilia.
Interviene tailleur grigio <<Ok ok... vi do un aiutino. Guardate sul tavolo. Quale oggetto ognuno di voi ha poggiato sul tavolo?>>.
<<Quindi voi vendete smartphone!>> affermo fiducioso e trionfante. 
<<No Di Cioccio. I vostri smartphone sarebbero inutilizzabili senza l'energia elettrica. E noi lavoriamo in tale ambito. L'azienda fondata dal luminare Felipe Mate lavora da sempre nella produzione di energia elettrica pulita, prodotta ad impatto zero. Ora insieme al direttore d'ufficio dovrete eseguire un test della durata di un trentina di minuti, poi per oggi avrete finito. Ci vediamo domattina con chi verrà assunto, alle 9:30. Siate puntuali!>>.


***


Decidere come vestirmi è stato un problema. E ora qui alla postazione da lavoro capisco di essere fuori luogo con il mio abbigliamento. Non immaginavo di trovare un ambiente simile, in ufficio, un PC, una scrivania... per farci cosa poi? Gli altri sono molto più eleganti di me: camicia e persino cravatta per gli uomini, abitini eleganti le donne. Ma di che mi lamento? Stasera comprerò quello che mi occorre per essere presentabile, ho un contratto di lavoro indeterminato!

Comunque è stato davvero strano il test di ieri, quello che dovevamo superare. E del gruppo di cui facevo parte, sono passato solo io. Ma anche ora, non credo di comprendere in cosa sono stato migliore, anzi ero sicuro di aver fatto una brutta impressione al direttore. Ah! Il direttore dell'ufficio... un tipo alquanto originale. Sergio, sulla trentina, tenuta e postura da golfista consumato, somiglianza a Tiger Woods sconvolgente... merito delle lampade abbronzanti? La sua apparizione è stata breve: spiegazione del test, durata un minuto. Poi a termine test, altro minutino. In che consisteva il test vi starete chiedendo… ed io continuo a chiedermi a cosa sia servito. Sergio esordì così <<Ragazzi avete mezz'ora da orologio per eseguire il seguente compito. Immaginatevi di essere a bordo di una piccola imbarcazione alla deriva: un motoscafo o una barchetta a remi. Siete in mezzo all'oceano e attendete da giorni l'arrivo dei soccorsi. Le provviste iniziano a scarseggiare e in lontananza scorgete con timore l'arrivo di un temporale. Siete consapevoli che la vostra imbarcazione non potrà esservi utile, siete in totale balìa degli eventi atmosferici, e siete consapevoli che non reggerà alle onde che presto arriveranno. La decisione, anche se è dura, è solo una: dovrete lasciare in acqua al suo triste destino uno di voi... Chi lascereste in mare, tra voi dieci? Tra trenta minuti mi dovrete dare una risposta condivisa>>.

<<Ma che cavolo di test è questo?>>
<<Come si fa a decidere chi buttare in acqua? Per poi lasciarlo morire?>>
<<Se... magari scegliamo uno di noi a caso, poi quella persona non verrà assunta?>>
<<... Oppure è l'opposto magari. Verrà preso in considerazione e verrà messo a lavorare chi scartiamo?>> frasi e ragionamenti simili furono al centro del nostro test. Passarono i minuti assegnati e la situazione si era a dir poco resa paradossale. Il nostro gruppo aveva una risposta concorde. Attendevamo il Sergio.


***


<<Bene Di Cioccio... si accomodi pure>> ora mi trovo nell'ufficio del direttore <<... devo dirle carissimo, che mi ha colpito la sua determinazione nell'affrontare il test di ieri. Eccola qui, ho appuntato la risposta su cui siete stati concordi come gruppo... e aggiungo declamata da lei con particolare passione "Questo test è una cagata pazzesca!">>, sorride e continua <<Davvero originale, non c'è che dire. Ecco perché fa parte del nostro organico. Non mi interrompa per favore... sennò perdo il filo del ragionamento. Stamattina magari si chiedeva in che cosa consiste il suo nuovo impiego e forse non lo crederà vero ma è estremamente collegato al suo test. Il suo lavoro sarà stimolare la fiducia nei suoi ascoltatori, dovrà in poco tempo e in poche parole pilotare le decisioni dei nuovi clienti. Come ben sa, il suo è un contratto indeterminato, però è giusto che chiarisca alcuni particolari, il suo lavoro è flessibile e libero. Lei può decidere quanto tempo dedicare al suo impiego, a noi non interessa, è una sua responsabilità. Ad esempio potrebbe lavorare anche solo al mattino, oppure alcuni giorni full-time e altri prenderli come liberi... sarà soltanto lei a deciderlo. Alla Mate Service lavoriamo per dei committenti che commercializzano offerte di fornitura luce e gas. Dalla sua postazione, in automatico, il sistema inoltrerà chiamate nel territorio nazionale. Solo ad utenze residenziali. Una volta che avrà convinto il nuovo cliente, per legge, dovrà attivare una registrazione e leggere uno script ufficiale. Il nuovo cliente dovrà rispondere alle domande solo in maniera affermativa. Ogni volta che porterà a buon fine una registrazione avrà sottoscritto un contratto di fornitura energetica. Lei di conseguenza guadagnerà 20 euro netti in busta paga a fine mese. Come ben comprende, lei Di Cioccio può crearsi la busta paga che meglio desidera. Basta impegnarsi! E metta a buon frutto il suo ascendente sugli altri... ultima cosa, prenda le sue cuffiette>>.




16.6.23

Nel nido dei serpenti (Nickel Sedai)

 






NEL NIDO DEI SERPENTI


Non mi toccare
perché potrei esplodere.
Non mi sfiorare
perché potrei crollare.
Non mi guardare
perché potrei spezzarmi.

Infondo, son ben poca cosa:
un pallido volto
del disincanto
di due innamorati.
Fragile, nel nido dei serpenti.


- Nickel Sedai -








13.6.23

Senza senso

 






Sono cose che non si fanno, prendersi gioco delle regole... così, impunemente. E' una regola implicita: bisogna assecondare la linearità del pensiero - tracciando una o più vie immaginarie - e proseguire in ordine dal punto iniziale alla conclusione.
Senza scossoni strutturali, ribaltamenti di soggettiva e complicazioni sterili.

Quindi mi spiace - caro lettore - ma non posso farci davvero nulla, il mio scritto finisce qui. Senza senso.






11.6.23

Dove sono finiti i blog?

 





Da sempre - per meglio dire fin dall'inizio della mia avventura come blogger - ho cercato in tutti i modi delle connessioni con altri creatori di contenuti. Vi basta dare un'occhiata alla sezione in basso Blogroll per rendervi conto che i 3 blog attuali sono troppo pochi (magari 33 può essere un bel traguardo!). Con il passare degli anni riscontro sempre più difficile trovare altri che hanno la mia stessa passione e anche le directory dedicate di una volta ora non risultano più online.
Ora tu che stai leggendo fammi un piccolo favore... segnalami quel nuovo blog che proprio merita ma che pochi conoscono... di quel tuo amico (anche immaginario), parente (anche acquisito), conoscente (ma anche no). Ci siamo capiti?
Aiutami a scovare altri blog italiani indipendenti, con molta passione e poco business. Fammi sapere, ci conto!





8.6.23

Ecco il mio blog!

 





Nel 2023 ha ancora senso curare uno spazio web nella forma di blog personale? Assolutamente sì. Io non posso che continuare a ringraziarvi - affezionati lettori - nonostante la mia rada presenza, ogni post viene letto da molti di voi. Per gli amanti dei numeri, in media ogni giorno 200 visitatori approdano a zeropoesie.com (dato aggiornato al 8/6/2023). Mi pare proprio chi i blog non sono morti!
Però una cosa l'ho compresa: non devo più annunciare scadenze fisse. Ad esempio, vi avevo detto alcuni mesi fa che ogni lunedì sarebbe apparso un nuovo capitolo del mio romanzo ISAAC... purtroppo è un impegno che non riesco a rispettare. Verranno pubblicati i nuovi capitoli - con gradualità - ma non ci sarà più una giornata prestabilita.