18.5.24

Il nuovo Audiolibro di "ISAAC: un romanzo di Mikael Compo"




 





Avevo voglia di portare il mio romanzo d'esordio Isaac anche in formato audio, e sarà accessibile a tutti i lettori gratuitamente sul presente blog! Questa sarà la versione definitiva in audiolibro (avevo provato anche io a registrarmi nella lettura del libro ma il risultato non era convincente) ed è stata mia cura selezionare un professionista adatto.

Come sarà strutturata la pubblicazione dei capitoli del libro in formato audio? A partire da Giugno 2024 ogni primo del mese e ogni 15 del mese troverete un nuovo capitolo caricato su zeropoesie. Sarà un viaggio che durerà diversi mesi, a presto con il primo episodio!









12.5.24

Voglia di leggere?

 








Dal 14 al 18 Maggio 2024 tutti i miei libri saranno in offerta o gratis! Nel dettaglio da martedì fino a sabato della prossima settimana:

- gli eBook che compongono la trilogia poetica saranno scaricabili gratis (link "Poesie SottoVuoto", link "Poesie SottoSopra", link "Poesie SottoChiave")

- il romanzo "Isaac" sarà scontato del 50% rispetto al prezzo di copertina.




Questo sarà l'unico periodo promozionale del 2024 e terminata l'offerta tutti i titoli ritorneranno ai loro prezzi consueti. Ricordo che i libri che compongono la trilogia poetica sono solo in eBook, invece il romanzo Isaac è solo in cartaceo. Tutti i libri sono in esclusiva su Amazon... se desiderate lasciarmi un commento/giudizio dopo il vostro acquisto su Amazon lo apprezzerò molto.









9.5.24

Preraffaeliti - Rinascimento Moderno (Mostra Forlì 2024)

 
© DANTE GABRIEL ROSSETTI









"Preraffaelliti - Rinascimento Moderno" è una mostra da non perdere. E' la più grande esposizione dedicata ai Preraffeliti (link wikipedia) con oltre 300 opere. I dipinti presenti sono di una carica simbolica che sfocia in alcuni casi nel fantasy; consiglio la visita guidata che vi darà tutti gli elementi per apprezzare al meglio le opere. La mostra è a Forlì fino al 30 Giugno 2024 presso il Museo Civico San Domenico. 










© FREDERIC LEIGHTON




© DANTE GABRIEL ROSSETTI




5.5.24

Intellighenzia o intelligenza artificiale? (con Stefano Castelvetri)

 





M - Benvenuto Stefano su zeropoesie, insieme inauguriamo una nuova serie di post con cadenza aperiodica (nella mia classica tradizione) dedicata a conversazioni con personalità di spicco della mia bolla sociale. Però l'argomento l'avevi proposto tu, quindi lascio a te l'incipit.

S - Ciao Mikael, felice di ritrovarti e un po' intimorito dal personalità di spicco. L'intelligenza artificiale è un argomento sul quale mi sono soffermato anche troppo, di recente. Un po' perché l'ho studiato e applicato per lavoro e per diletto e un po' perché ho tentato di sollevare, con i miei pochissimi lettori, qualche dubbio sul modo in cui questa intellighenzia viene raccontata.

M - Ci piace scherzare con i nostri lettori, ma siamo anche tremendamente seri. Secondo te quali sono i punti deboli del racconto che viene fatto in merito all'intelligenza artificiale?

S - Facciamo una premessa. Per Intelligenza Artificiale si intende(va) il settore delle scienze informatiche che sviluppa tecnologie non basate su istruzioni specifiche ma, in generale, sull'apprendimento. E' un settore piuttosto vecchio che ha avuto alti e bassi e che di recente ha visto una impressionante accelerazione grazie a nuove tecniche, grande potenza di calcolo e grande disponibilità di dati. Si tratta però pur sempre di algoritmi e l'errore fondamentale è quello di proporre al grande pubblico il termine come se davvero fossimo di fronte a delle intelligenze e non a degli strumenti.

M - Negli ultimissimi tempi si parla molto delle I.A. e di tutte le difficoltà lavorative che esse potranno causare. Giornalisti, scrittori, fotografi, musicisti... sono categorie a rischio? Oppure si è un po' esagerato con la narrazione?

S - In alcuni settori ci sono già state riduzioni di personale e questo è un fatto, ma andando oltre sono tutte ipotesi. Si creeranno nuovi posti di lavoro? E in che ambito? E quando ci accorgeremo che abbiamo sostituito il lavoro di professionisti con mediocri automatismi?

M - Sì hai ragione Stefano, ci troviamo in una fase dove gli scenari ipotetici sono contraddittori e, a dirla tutta, lasciano il tempo che trovano. Assodato che vedremo come le cose evolveranno in merito alle intelligenze artificiali, tu come ti poni verso di loro? Le utilizzi e in che ambito e con quali risultati? Poi ti dirò anche la mia.

- Sono tecnologie molto affascinanti e studio volentieri alcuni algoritmi per capirne i dettagli e il funzionamento. Ne faccio uso e continuerò ancora a usarne per lavoro, anche se si tratta di tipologie diverse e meno accattivanti come modelli di simulazione e previsione. Uso LLM (Large Language Model) per preparare velocemente impalcature di codice sorgente da andare poi a completare (sapendo che non sono affidabili nei risultati). Ci ho giocato anche nel tempo libero, soprattutto con le cosiddette I.A. generative spesso fermandomi quando vedo che i risultati sono limitati rispetto a ciò che mi aspetterei. Insomma, belle le nuove tecnologie ma occorre sempre mantenere uno sguardo critico.

M - Da qualche tempo, seguendo anche i tuoi post, mi sono avvicinato ai generatori di immagini prodotte da prompt testuali. L'immagine di questo dialogo ad esempio è stato prodotto dal I.A. del sito Freepik. Hai qualche consiglio in merito a siti o software da scaricare ma con una curva di apprendimento abbastanza semplice?

S - Molti strumenti online sono facili da utilizzare e danno buoni risultati. Dall-E 3 e Midjourney credo siano i migliori anche se superato il periodo di prova diventano a pagamento. Personalmente, facendone un uso saltuario e limitato a qualche immagine decorativa per il blog, mi trovo molto bene con Nightcafe.

- In conclusione, ben vengano questi nuovi strumenti che per le loro potenzialità possono venirci in aiuto nella fase creativa, in vari ambiti. Chi ne farà un'uso ponderato potrà trovarne dei benefici. Ti saluto Stefano. Puoi citare i link per seguire i tuoi aggiornamenti e le tue produzioni?

S - Te ne cito uno solo, il mio angolo virtuale dove ogni parola è un pezzo di me, bluebabbler.it è come una casa online, dove metto il cuore in ogni contenuto. Grazie Mikael, è stato un piacere scambiare due pensieri su argomenti che mi appassionano molto... vi sono in ogni caso dubbi etici che vanno ben oltre i licenziamenti. Dai diritti d'autore alla responsabilità degli strumenti, ai bias che possono danneggiare fasce intere di popolazione. Gli interrogativi sono molti e complessi. Siamo di fronte a una bella sfida che va al di là della tecnologia stessa. Bisogna iniziare a fare riflessioni profonde sulla società, sui valori che vogliamo promuovere e su come vogliamo interagire con queste nuove tecnologie.





4.5.24

La musica digitale, secondo me





 

Ho avuto il privilegio di vedere diversi cambiamenti nella fruizione musicale. Da adolescente era il periodo delle musicassette e dei primi Walkman con cuffiette ad archetto. Con i primi denari che guadagnavo andavo presso le edicole o nei negozi specializzati, per accaparrarmi l’ultima uscita di qualche artista italiano. Sì, lo ammetto! Avevo dei gusti musicali abbastanza basici… ero molto legato al Festival di Sanremo. In seguito arrivò il momento dei CD Audio. La differenza si sentì eccome! La qualità audio e la pulizia del suono non avevano precedenti. Secondo voi cosa decisi di fare? Lentamente, poco per volta, creai la mia raccolta discografica, tutta in CD.

Fu un bel periodo, dove iniziai ad ampliare l’ascolto verso generi musicali più vari: elettronica, rock, musica classica, e artisti sotto etichette indipendenti. Con il tempo i CD originali che possedevo gelosamente erano più di 200. Ma le cose cambiarono ancora. Arrivarono i maledetti Mp3. Ovviamente scherzo su maledetti! Con uno sforzo inedito da supereroe… per qualche tempo cercai di non assecondare il cambiamento. In effetti riscontravo che con l’ascolto in cuffia - o con un buon impianto Hi Fi - la resa dei brani musicali in Mp3 era un piccolo passo indietro rispetto alla fedeltà del suono. Non desidero annoiarvi con le differenze tecniche che in effetti esistono… ma nonostante tutto - anche io - abbandonai i CD a favore degli Mp3. Fu una decisione maledetta, perché per anni mi abituai ad ascoltare una compressione sonora troppo aggressiva e lontana dall’esperienza precedente.

C’è da dire però, che con l’avvento della musica liquida, quindi intangibile, formata da bit e non riversata su un supporto fisico, almeno un aspetto fu migliorato notevolmente. Conservare centinaia di Album non occupava spazio reale nella nostra abitazione. Era tutto lì, conservato nel PC o in qualche supporto di memoria. Anzi se dobbiamo dirla tutta, da più di una decina d’anni, una delle alternative che sempre più utenti intraprendono è utilizzare le piattaforme di streaming musicale come Spotify, Deezer, Amazon Music eccetera. Nelle loro versioni gratuite la qualità di ascolto è simile ad un Mp3 abbastanza compresso.

Ed ecco l'idea che porto avanti da un po’ di tempo. Voglio crearmi nuovamente una raccolta musicale a livelli seri, con centinaia di Album acquistati in digitale, però di una qualità di ascolto superiore rispetto all’MP3. Quindi al posto di fermarmi alle sole piattaforme streaming, ho deciso di investire direttamente nell'acquisto di Album musicali che rimarranno miei. E’ vero che per intraprendere questa strada ci vorrà un po’ di pazienza, un po’ come quando si andava in giro per negozi per creare la propria raccolta musicale definitiva… ma c’è più soddisfazione almeno per me. In pratica come si può fare? Si possono acquistare gli Album musicali in formato FLAC. Il FLAC è un codec audio libero (ricordo che l’MP3 è un formato proprietario sottoposto a brevetto). A parte questa differenza, il formato FLAC vi permette di avere la stessa qualità audio di un CD audio, ma in formato digitale. Sono solo pregi, a differenza dell’MP3 che per consentire un utilizzo limitato di memoria digitale, comprime l’audio d'origine, modificandolo in maniera pressoché definitiva.

Per l’acquisto di musica in formato FLAC vi consiglio tre siti: il mio preferito è Qobuz negozio di musica online francese ma presente anche in lingua italiana, davvero ben fatto e completo sotto tutti i punti di vista; un sito interessante è anche 7digital che spesso propone dei prezzi davvero scontati sugli interi Album; il terzo sito che consiglio per l’acquisto di musica in FLAC è Bandcamp, si tratta di una piattaforma che permette in autonomia agli artisti o alle etichette indipendenti di vendere la propria musica.

Questa è per me la soluzione ideale per fruire la musica digitale, così riesco ad avere il meglio della tecnologia continuando a non occupare spazio in casa.